Moxa di Artemisia bastoncino Singolo | Erboristeria Al Girasole

Descrizione prodotto

cod. PIR0008

Moxa di Artemisia bastoncino Singolo

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La moxa o moxibustione è una pratica millenaria non invasiva molto nota nella Medicina Tradizionale Cinese. Sarebbe addirittura più antica dell’agopuntura. Il nome significa “erba che brucia”, proprio perché viene ricavata dall'essiccazione delle foglie dell’Artemisia vulgaris (l’Assenzio cinese).

Secondo i testi cinesi l’Artemisia ha molteplici proprietà, fra cui quelle antisettiche, antispasmodiche, diaforetiche, espettoranti, carminative, amarotoniche ed eupeptiche.

La caratteristica di questa pianta, che in Oriente è uno degli alimenti salutari che si trova comunemente sulla tavola, è di bruciare a una temperatura di circa 600-800 gradi. Bruciando, le foglie di Artemisia rilasciano sostanze che penetrano nella pelle e si diffondono in tutto il corpo. Il calore che si irradia attraverso i canali dei meridiani e dei vasi sanguigni ripristina il flusso energetico e ristabilisce l’equilibrio psico-emotivo.

La sua applicazione si basa sugli stessi principi fondamentali e sugli stessi punti utilizzati nell'agopuntura.

La moxa è notoriamente efficace nei trattamenti di patologie causate da Freddo, Caldo o Umidità sia interni che esterni al corpo. La si può usare sia per patologie acute che croniche e dolorose, fra cui:

  • dolori articolari,
  • dolori a schiena, spalle e collo,
  • infiammazioni dovute a ritenzione e ristagno di liquidi,
  • blocco digestivo,
  • contratture muscolari.

Oltre a ciò, la moxa ha dato riscontri positivi anche per il trattamento di: depressione, ansia, insonnia, mal di testa, raffreddore, asma, diarrea, emorroidi, cistite, faringiti, laringiti e flebiti.

Può essere usata come prevenzione nelle malattie influenzali, ma anche per tonificare e aumentare l’energia del nostro corpo.

La moxa è un ottimo strumento terapeutico nei casi in cui si verifichino dolori articolari, in presenza di fratture e microfratture, cervicalgia, lombalgia, e le zone articolari in cui si è persa la sensibilità.

La moxa è efficace anche nelle donne incinte, soprattutto quando il feto si presenta in posizione podalica o anomala. La moxa però, in questo caso, non va praticata oltre la 32esima settimana di gestazione.

 Sebbene sia una pratica semplice da usare, è sempre bene rivolgersi a un terapeuta o ad un agopuntore esperto che può mostrarci come praticare la moxa.